Chi sono? - About me
Sommario:
- Scuole e "affini"
- Arriviamo al mio settore: l'Energia
- I miei primi studi in materia
- Gli ultimi tempi, prima di essere quello che sono
- Come ho deciso di lavorare in questo mercato
- Quali sono le mie competenze
Parliamo di cose serie: parliamo di me. Sono nato a Napoli il 29 giugno 1987. Fin da bambino sono sempre stato appassionato dalle scienze naturali, come la zoologia, l'entomologia, l'archeologia, l'astronomia. Preferivo la natura e una buona lettura, alle proverbiali partite di calcetto, e gli unici calci che davo erano quelli sul tatami. Insomma, già si notava che non ero uno normale.
Scuole e "affini"
Ho frequentato il liceo scientifico Tito Lucrezio Caro (NA), cominciando ad interessarmi a parecchie altre discipline spesso estranee a quelle scolastiche: dalla filosofia, psicologia e psicopedagogia, alla storia, l'economia, la politica, la logica e la metamatematica, l'astronomia, la storia delle religioni, e poi l'antropologia etnica e culturale... e il resto non lo ricordo. Tanta ma tanta roba che studio ancora adesso, quando trovo il tempo però!

Il Tito Lucrezio Caro (per gli amici: "Il Settimo", per tutti gli altri: "il carcere")
Era chiaro che l'istruzione scolastica non mi bastava, anzi, era davvero pessima, a partire dalla professoressa d'inglese che nella vita voleva fare la dietologa e non l'insegnante! E si lamentava del suo lavoro...
Ti lascio immaginare la voglia che aveva di insegnare... e la voglia della classe di imparare da quella cialtrona! Di conseguenza ho studiato da me la maggior parte delle volte (compreso l'inglese). Molto di quello che so, l'ho imparato da solo; perchè se aspettavo agli altri...
Avevo una tendenza incontrollabile a voler capire come funzionano le cose, ed ero portato a replicare quest'atteggiamento in tutto ciò che facevo, in ogni disciplina da me incontrata, e qualunque problema affrontassi. Volevo conoscere i meccanismi, e aggiustarli quando non funzionavano. Sì, lo so, è un discorso molto ma molto nerd, ma non ho scelto io di leggere questa biografia, quindi ti tocca continuare!

Università Federico II di Napoli
Data questa mia deviazione caratteriale, dopo il liceo non potevo che iscrivermi ad Ingegneria delle Telecomunicazioni, una scelta rivelatasi saggia anni dopo, dato che questo corso era il solo che poteva offrirmi, al tempo stesso, una preparazione all'avanguardia nelle nuove tecnologie (in particolar modo quelle legate alla generazione, al trasporto, all'immagazzinamento e all'elaborazione dell'informazione) e anche le basi matematiche e fisiche per affrontare potenzialmente qualunque altro studio ad alto contenuto tecnico.
Arriviamo al mio settore: l'Energia
Durante i miei studi in Ingegneria, per la voglia di essere indipendente, e in parte anche per necessità, ho svolto diversi lavori, come lavoratore dipendente e come venditore, a vario titolo, ma sarà solo nel 2013 che approderò al mondo dell'Energia, cominciando a lavorare con la Illumia S.p.a. Ho scelto questo mercato a valle di un'analisi che ho svolto su tutti i principali settori economici, perchè avevo riscontrato dei margini di sviluppo enormi, e un futuro assicurato, se mi fossi "piazzato" nel settore come si deve.
E poi, lavorare nel campo energetico, mi permetteva proprio di lavorare e guadagnare... facendo risparmiare soldi alle persone, che solo per questo, è davvero un bel mestiere. Un po' come il medico, pagato per migliorare e salvare le vite. Ma con meno responsabilità legali e cateteri da infilare...

La formazione ha sempre lasciato molto a desiderare ovunque andassi...
Il settore energetico è stato anche il campo nel quale le mie conoscenze scientifiche (anche se appartenenti ad un diverso indirizzo) si sono sposate con quelle economiche-manageriali, soprattutto nelle valutazioni e nelle pianificazioni di investimenti per il risparmio energetico, a tutti i livelli. Non avevo considerato però tutte le difficoltà legate alla diffidenza verso altri che, prima di me, avevano praticato il settore, lasciando una scia di danni incalcolabili...
Alla Illumia ho imparato le basi dell'Analisi Energetica (ma proprio l'ABC, anzi diciamo la A e basta), ritrovandomi a dover aggiungere, ancora una volta da me, il grosso della preparazione, dato che l'attività di formazione di base offriva una preparazione sufficiente a vendere prezzi, e forse nemmeno quelli. E' così che comincio a formarmi sul serio, attingendo ad una grossa mole di articoli, manuali e libri di ogni autore, sul settore energetico.
I miei primi studi in materia
Le mie letture diventano: conoscenza totale della bolletta, di tutte le voci e sottovoci, e i loro valori (o almeno dove andarli a cercare, non li ricordo tutti a memoria!), analisi e sviluppo preventivi per impianti fotovoltaici e solari-termici, pompe di calore, analisi degli impianti eolici, impianti a biomasse (soprattutto a base di legno, quindi cippato, pellet) e impianti di cogenerazione e trigenerazione. In più mi iscrivo a ogni sorta di blog, sito o gruppo di discussione sull'energia, rimanendo così sempre aggiornato sulle novità e sui problemi del settore.

Tanto studio
Nel frattempo, mi rendevo conto che il lavoro del classico venditore non faceva per me, così come non faceva per me il modo in cui proponevo il mio lavoro. Il mio primo lavoro di venditore, per com'era impostato, non necessitava di grandi conoscenze, era inevitabilmente banalizzato (anche se ne sapevi parecchio), e il marketing utilizzato peggiorava ancora di più le cose, un marketing modellato sull' "esercito messicano", citando una famosa espressione di Frank Merenda, dove vince solo chi resiste al massacro quotidiano, e ai no e ai vaffanculo dei "potenziali clienti", ossia quegli sconosciuti che non ti cagavano neanche di striscio (giustamente, in un certo senso), e per tutto questo non sentivo mio ciò che facevo.
Avevo bisogno di sapere di più, e di capire realmente gli strumenti che avevo per le mani, cosa che quel lavoro non offriva. E avevo bisogno di essere ricompensato per quello che realmente valevo, cosa che quel lavoro non offriva (nonostante le cifre sparate in cielo, come in tutti i reparti di vendita). Ho continato a studiare, allacciando, per alcuni mesi, rapporti e collaborazioni con alcune aziende che fornivano prodotti complementari ai miei: tutto ciò che riguardava la Green Economy.
Chi lavora nel mio stesso settore sa, però, che prima di incontrare un'azienda con cui costruire un buon rapporto di lavoro, solido ed efficiente, ne passa di tempo. Si fa prima a trovare una moglie! Passa del tempo, e passano le aziende, e da ognuna imparo qualcosa, e rubo un po' del loro mestiere. Acquisto così le conoscenze necessarie per determinare una corretta Analisi Energetica di una strutture di una certa grandezza, alimentando un risparmio, col mio lavoro, per alcune famiglie ed aziende del napoletano.
Gli ultimi tempi, prima di essere quello che sono
Contemporaneamente seguo il corso di formazione per Energy Manager dell'ENEA, uno dei migliori in assoluto, se non il migliore corso per esperti nell'utilizzo razionale dell'energia.
E che rappresenta solo una base per una continua formazione sulle novità del settore (tanto per dirti, se guardi sulla destra noterai come mi arrivano ogni giorno sulle decine di mail, solo di news...!).
Nel 2014 sono entrato a far parte dell'Istituto di Ricerca per il Risparmio Energetico, che mi ha posto davanti ancora una volta, le immense possibilità e i limiti di questo mercato, e delle aziende che vi lavorano. Il compito principale dell'Istituto IRE è tutelare i consumatori dell'energia, oltre a procurare a questi ultimi un risparmio sulla spesa energetica, il che aggiunge altra complessità ad un mestiere che è già di per sè molto ampio.
A questo si aggiungeva una vasta offerta commerciale, composta da una pluralità di beni e servizi praticamente illimitata, così come una professionalità e delle competenze che non reggevano però il confronto, secondo il mio parere (meglio aggiungerlo, dato che so per certo che mi tengono sotto controllo...), con quelle che erano le reali capacità dell'Istituto.
Non era quello lo strumento attraverso cui sentivo di poter realmente offrire una tutela e un risparmio ai consumatori, non vedevo quella realtà abbastanza performante per le sue promesse, e certamente aveva deluso le mie aspettative, nè tantomeno l'ho trovata una realtà istruttiva. Molto di quello che ho imparato in quel periodo, l'ho imparato da me, da solo, o dai problemi che riscontravo nel mio lavoro pratico. Come al solito toccava a me pensarci...
Così ho abbandonato l'Istituto IRE, verso la fine del 2014, in cerca di aziende più efficienti della precedente, e dove lavorasse solo personale preparato tecnicamente. Una realtà diversa, ricca di spunti e di prospettive, più realistiche e gratificanti, e una realtà più a misura d'uomo, dove non bisogna passare per call center e responsabili/manager/direttori per interloquire con l'azienda o per risolvere problemi pratici.
Come ho deciso di lavorare in questo mercato
Non è una novità che il Mercato Energetico, per i consumatori finali, è il meno tutelato in assoluto. Questo perchè è un mercato molto giovane (nasce nel 1999, ma per i privati la data da considerare è il 2007), con regolamenti sconosciuti spessso anche agli insider, e che necessita di un bagaglio di conoscenze burocratico-tecnico-scientifico che non sono davvero alla portata di tutti. Se pensi che persino "gli ingegneri" non sanno leggere le bollette...
Di conseguenza, nonostante il Mercato Libero dell'energia abbia fornito grosse possibilità di scelta ai consumatori, offrendo una molteplicità di prezzi e svariati servizi di fornitura, è risultato essere un terreno fertile per aziende e professionisti davvero poco professionali, scoprechiando un vaso di Pandora da cui continua ancora a fuoriscire di tutto. Per circa una decina d'anni si è sostanzialmente "venduto per l'ignoranza della gente" (leggere: la clientela), e i primi a inserirsi in questo mercato hanno guadagnato davvero parecchi soldi. Sono stati anni di lavoro "selvaggio", che hanno spinto il senso comune ad attribuire, a coloro i quali lavorano in questo mercato, solo estrema superficialità, nei casi migliori, se non estrema diffidenza in molti altri.

Così finiscono le cose iniziate male!
Ora, tanto per chiarirci, a lavorare nel mercato dell'energia lo possono fare tutti. Male probabilmente. Per lo stesso motivo per cui chiunque può erigere un palazzo, ma se poi ti crolla in testa, che senso ha? Possiamo notare che, in generale: per vendere agli altri, basta saperne un pelo in più di loro. Non serve studiare!
Sbarbatelli in età post-puberale si presentano ancora sorridenti a privati e negozianti, millantando: "Ti faccio risparmiare!". Ok, ma come? Boh!
E quali armi di vendita utilizzano praticamente? La promessa di non far pagare le imposte (seeee magari!), o di avere costi di rete minori degli altri, o ancora, magari spcciandosi per agenti di Servizio Elettrico Nazionale (ex Enel Servizio Elettrico) che non ha nemmeno degli agenti! Non facciamo nomi... questi sono da galera. E ce ne sono tanti di questi personaggi, che lavorano hanno lavorato prevalentemente di RAPINA! Agenti e venditori FORMATI in 2 giorni (nei casi buoni, credimi) per andare a bussare le porte delle case e dei negozi, rompendo i coglioni promettendo l'impossibile.
Oggi, per quelli come me che hanno deciso di lavorare in questo mercato, in un momento di forte ostilità e diffidenza dei consumatori, l'unica via per apportare un reale beneficio ai consumatori, è innanzitutto "vendere per ignoranza dei venditori", perchè chi lavora in maniera scorretta, è al tempo stesso colui il quale ha scelto la strada più semplice e meno faticosa per arricchirsi nel breve periodo, mantenendo scarsa o inesistente la propria preparazione.
Tanto... non serve mica una laurea per saperne più del cliente! Chi vuole "fregare" il cliente, non ha necessità di profondi studi in materia, e anzi, se ne tiene ben lontato. Gli basta improvvisare. E anche qualora fosse un agente ignorante ma onesto, varrebbe comunque la pena di chiedere il suo aiuto??
Più in basso troverari proprio un elenco parziale (qualcosa mi è scappato per forza) di quello che ho imparato in questi anni, in vari ambiti oltre a quello energetico, e se vuoi comprendere perchè mi sono definito un Analista e Broker Energetico, puoi trovare tutte le informazioni dettagliatamente nella mia Home.