Quando accade, come comportarsi,
e quali rimborsi è possibile ottenere

 

Per discutere di un eventuale "rischio di un interruzione di fornitura" dovuto al passaggio con un altro fornitore, dobbiamo controllare cosa ci dice la legge in materia, quali sono i casi in cui si interrompe una fornitura, e da parte di chi. Scopriamo subito che ci sono sostanzialmente 2 attori in grado di "staccare la spina": il fornitore, e il distributore. Il primo ci vende l'energia e/o il gas, e il secondo (che paghiamo in bolletta con i costi di rete) ci "affitta" i fili, contatori, cavi... tutto ciò su cui passa l'energia, insomma, l'hardware.

 

Cominciamo dal fornitore

Il fornitore può lasciarvi al buio... se non pagate! Si sa.

Distacco energiaCon il servizio di Maggior Tutela, se paghi la bolletta dopo la scadenza indicata, il venditore può addebitarti gli interessi di mora, per i giorni di ritardo, a un tasso pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) aumentato del 3,5%. Nel Mercato Libero invece gli interessi di mora e le spese sono stabiliti dal contratto. Quindi... sii puntuale!

Quello che forse non sai è che l'AEEGSI sta lavorando per garanire sempre maggiori certezze ai consumatori, e ci sono casi nei quali anche per i morosi non può essere sospesa la fornitura:

  • il cliente non è stato preavvisato con raccomandata;
  • la bolletta è stata pagata nella scadenza prevista ma, per una causa non imputabile al cliente, l'incaricato alla riscossione non lo ha ancora comunicato al venditore;
  • l'importo non pagato, è inferiore o uguale al deposito cauzionale (per bollette molto basse). In questo caso il venditore può trattenere la cauzione e addebitare nuovamente la cifra corrispondente al deposito cauzionale nella bolletta successiva;
  • il mancato pagamento riguarda servizi diversi dalla fornitura di gas (per esempio l'energia elettrica) forniti dalla medesima impresa multiservizio;
  • la sospensione cadrebbe nei giorni di venerdì e sabato e nei giorni festivi e prefestivi;
  • nei casi di conguagli o di importi anomali per i quali il cliente ha presentato un reclamo scritto al venditore; quest'ultimo deve obbligatoriamente rispondere ai reclami (in genere entro 40 giorni), prima di procedere alla richiesta di sospensione della fornitura.

 

Nel caso tu risultassi in queste casistiche, e subisca un'interruzione di energia, DEVI avere un rimborso: se non ti hanno comunicato la "messa in mora", dovrai essere risarcito con 30 euro, e se invece ti staccano la corrente, senza rispettare le tempistiche di legge, dovrai ottenere 20 euro di rimborso (ovviamente, se ti hanno provocato un danno economico, quei 50 euro saranno solo l'antipasto, e nulla ti vieta di fargli avere una bella diffida fresca di avvocato, con tanto di richiesta di romborso). E non potranno mai chiederti un ulteriore corrispettivo per la sospensione o la riattivazione della fornitura.

Se, ancora, la fornitura si interrompe per colpa del distributore, dal 2009 esiste un sistema di rimborsi automatici introdotto dall’Autorità, che prevede indennizzi tanto più elevati quanto più si prolunga il disservizio. Ma questo lo vediamo tra poco.

Qui, puoi trovare le nuove leggi in materia: Atto 67/2013/R/com, e Delibera n. 229/01, articolo 9.

 

Continuiamo col Distributore

Il contratto di fornitura di corrente elettrica è, legalmente parlando, un "contratto di somministrazione" e, quindi, regolato dall’art. 1559 e seguenti del c.c. (in particolare, di "contratto a prestazioni corrispettive e ad esecuzione continuata", caratterizzato dalla fornitura continuativa di energia elettrica).

Interruzione di energiaIl somministratore (esempio famoso: Enel Distribuzione) si impegna a soddisfare bisogni futuri del somministrato (cioè l’utente), e si assume, oltre all'obbligo di apprestare i mezzi necessari per l'adempimento, anche i rischi della fornitura, cioè il rischio correlato al protrarsi nel tempo del suo obbligo.

Quindi, dalla stipula del contratto, l’utente si impegna a pagare periodicamente quanto dovuto per il servizio, e il somministratore a fornire continuativamente il servizio stesso.

In caso di interruzione del servizio, si configura un’ipotesi di inadempimento contrattuale (del distributore) ai sensi degli art. 1218 e 1453 c.c. con conseguente diritto dell’utente al risarcimento dei danni, fatto salvo il caso in cui l’inadempimento sia stato determinato dall’impossibilità, per il somministratore, di procedere all’erogazione di corrente per cause a lui non imputabili. Quindi il risarcimento deriva unicamente da negligenza del distributore.

Risulta scontato chiarire che, in casi normali (quindi se l'utente non è moroso), il soggetto responsabile di un'interruzione della fornitura è il distributore, e non il fornitore! Quindi un cambio di fornitura non peggiora nè migliora le tue possibilità di restare al buio!

L'AEEGSI ha anche fissato degli standard generici (numero di interruzioni annuali per cliente, necessarie anche per fini di manutenzione) il cui mancato rispetto (in base ad obiettivi espressi in percentuale) comporta l'addebito di penali a carico dei distributori.

Quando le interruzioni vengono causate per interventi di manutenzione programmati sulla rete di distribuzione, ci sono alcuni obblighi a carico dei fornitori, che devono avvisare i clienti interessati con un anticipo di:

  • 24 ore in caso di interventi dovuti a guasti o emergenze;
  • 2 giorni lavorativi in tutti gli altri casi.

 

In questo preavviso deve essere specificato data, ora e minuto d’inizio, ora e minuto di fine dell’interruzione e data di comunicazione del preavviso. C’è una tolleranza massima di 5 minuti nel ripristino del servizio, che non può essere interrotto per oltre 8 ore consecutive. Ed ora parliamo dei rimborsi, che possono essere anche cospicui.

[sociallocker]Se queste regole non vengono rispettate, il cliente ha diritto a un risarcimento automatico di 30 euro, che si accresce di 15 euro per ogni ulteriori 4 ore di interruzione, fino a un massimo di 300 euro.[/sociallocker]

Se le interruzioni energia elettrica avvengono senza preavviso (quindi non dovute all’esecuzione di interventi di manutenzione programmati sulla rete di distribuzione) queste ossono essere:

  • lunghe: + di 3 minuti;
  • brevi: tra un secondo e 3 minuti;
  • transitorie: meno di un secondo.

 

Le interruzioni senza preavviso, di vasta estensione, sono interruzioni prolungate, sulla rete di trasmissione nazionale, che interessano più di 2 milioni di clienti su base nazionale. In situazioni di maltempo e black out che interessano molte famiglie, l’AEEGSI prevede risarcimenti automatici in bolletta in caso di disagi causati da interruzioni per eventi eccezionali.

Piccola nota: se hai un'azienda medio-grande, e passi in media tensione, oltre a tutti i vantaggi economici ordinari, potrai anche ricevere un indennizzo in caso di troppe interruzioni lunghe (superiori a 3 minuti) e/o brevi (tra 1 secondo e 3 minuti) nell'erogazione di elettricità.

Secondo quanto stabilito dall’AEEGSI, il tempo massimo di ripristino in caso di interruzioni senza preavviso lunghe dipende dal Comune:

  • +50.000 abitanti: non deve superare le 8 ore consecutive;
  • +5.000 ma meno di 50.000 abitanti: non deve superare le 12 ore consecutive;
  • meno di 5.000 abitanti: non deve superare le 16 ore consecutive.

 

Il tempo massimo di ripristino non deve superare le 8, 12 o 16 ore (secondo il caso) non consecutive se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio.

Per ottenere un risarcimento, ripeto, non è necessario farne richiesta. Gli indennizzi sono erogati dal venditore di energia in bolletta entro il primo ciclo di fatturazione utile decorsi 60 giorni dall'interruzione (180 giorni se le interruzioni coinvolgono più di 2 milioni di utenti).

I rimborsi sanno visualizzati direttamente in bolletta sotto la voce "Rimborso automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità definiti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, corrisposto in misura forfettizzata”. È bene ricordare che, se non sei in regola con i pagamenti delle bollette, il venditore non è tenuto a corrispondere l'indennizzo.

Nel caso di mancato accredito, il consumatore potrà richiederlo al proprio venditore o direttamente al distributore locale presentando una domanda entro sei mesi dall'interruzione. L'impresa distributrice valuterà la richiesta e deve provvedere, entro tre mesi, all'accredito o all'invio della risposta scritta negativa motivata.

Se pensi di aver diritto ad un risarcimento danni, e non ottieni ancora risposte da fornitore o distributore, puoi ancora ricorrere al Giudice di Pace o al Tribunale, a seconda del valore del danno lamentato, del luogo di residenza o domicilio e dovrai solo dare prova del contratto stipulato con l’ente erogatore del servizio e dei danni subiti, sarà poi il distributore a dover dimostrare di non aver potuto evitare l’interruzione.

Per quanto riguarda il danno risarcibile in questi casi, questi riguarda solo quello derivante come conseguenza diretta della prolungata assenza di alimentazione elettrica (tipo il deperimento di prodotti alimentari contenuti in frigoriferi e congelatori, la retribuzione di turni di lavoro non eseguiti ecc).

Non vale quindi il "danno esistenziale", dato che un’interruzione della corrente elettrica rientra nel novero degli “inconvenienti” che possono verificarsi nella normale “vita quotidiana”, mentre il “danno esistenziale” si riferisce a “sconvolgimenti” delle abitudini di vita e delle relazioni interpersonali provocate da fatto illecito e si traduce in “cambiamenti peggiorativi permanenti, anche se non sempre definitivi” delle stesse.

Tuttavia, non bisogna ignorare che anche tale danno denunciato va debitamente provato, in quanto a seconda della durata dell’interruzione e del tipo di elettrodomestico ( frigorifero o congelatore) utilizzato per la conservazione, il nesso di causalità tra l’evento e il danno potrebbe essere o meno riconosciuto.

In alcuni casi, infatti, il giudice può ritenere risarcibile solo la perdita economica dei prodotti conservati in frigorifero e non quelli nel congelatore, in quanto data la durata dell’interruzione, non risultava superato il così detto “tempo di risalita”, cioè il tempo necessario affinché le derrate all'interno del vano congelatore, in assenza di alimentazione elettrica, passino da -18°C a -9°C deteriorandosi.

 

Dove trovo i dati sulle mie interruzioni??

Devi sapere che esiste un Registro delle Interruzioni, e tu hai tutto il diritto ad accedere a questo registro. "L'impresa distributrice deve assicurare l'accesso alle informazioni contenute nel registro delle interruzioni a tutti i clienti interessati, i quali possono inviare la richiesta d'accesso tramite il proprio venditore. Per ogni interruzione il registro riporta in particolare:

  • l'origine dell'interruzione;
  • la causa dell'interruzione, distinguendo tra cause di forza maggiore (che comprendono eventi naturali eccezionali), cause esterne (eventi provocati da terzi o da utenti e atti di autorità pubblica) e altre cause;
  • la data, l'ora e il minuto d'inizio e di fine dell'interruzione." (fonte AEEG, a questo link)

Riferimenti legali: Delibera n. 333/07, Allegato A, art. 4.

 

Qualche numero in Italia sul fenomeno

Andiamo a leggere un documento pubblicato sull'AEEGSI in merito alle interruzioni di energia in Italia. Il file è presente sulla pagina: http://www.autorita.energia.it/it/com_stampa/14/141210.htm in file pdf, oppure puoi scaricarlo direttamente dal mio link, nell'icona a destra.

Notiamo subito alcune cose:

1) Il problema delle interruzioni, nel complesso migliora, e quindi più andiamo avanti e meno avremo problemi (anche se gli ultimi periodi non si sono fatti grandi passi in avanti). Clicca sull'immagine per allargarla.

Minuti persi per interruzione per cliente

Minuti persi per interruzione per cliente

2) Il Sud sta messo molto male! E la causa è da imputare enormemente ai furti di rame dei cavi elettrici (e parliamo della media tensione) in 4 regioni d'italia. Praticamente, a livello italiano, questi furti rappresentano il quasi il 40% delle interruzioni totali (ultima colonna a destra: ITALIA). Clicca sull'immagine per allargarla.

Cause delle interruzioni energetiche

Cause delle interruzioni energetiche

 

Come posso aiutarti io?

Perchè continuare a scervellarti su come prevenire o risolvere problemi come questi, come avere rimborsi e altre grandissime rotture di palle, quando io lo faccio ogni giorno per mestiere? La mia proposta in fondo è semplice: il Mercato dell'Energia è complicato, puoi vedertela da solo con chi ti ha creato / ti creerà un disservizio, oppure puoi lasciarlo fare a me, con maggiori possibilità di spuntarla. La scelta spetta a te:

 

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