Breve guida su Voltura e Subentro

 

volturaLa voltura e il subentro sono due operazioni con le quali qualcuno si intesta una fornitura di luce o gas, cioè cambia la persona che difatti è tenuta a pagare la fattura, e nient'altro. Quest'operazione base si divide però in 2 casi differenti:

  • Voltura, il contatore e la fornitura sono già attivi e, materialmente, cambia solo il nome del pagatore sulla bolletta;
  • Subentro, il contatore è chiuso, e la fornitura non è attiva, quindi oltre al solito cambio di intestatario della bolletta, si effettua anche una riattivazione della fornitura. Piccola nota: in teoria la riattivazione di un contatore costa circa 70€, ma la riattivazione in seguito ad un subentro è gratuita, paghi solo il subentro)

 

Tanto per chiarire, se affitti un appartamento e puoi già accendere la luce (quindi il contatore è attivo e la fornitura è in corso), devi solo intestarti la fornitura dal precedente affittuario (che è la voltura). Altrimenti, se non si accende nulla, vuol dire che il contatore è stato chiuso, quindi devi fartelo riaprire e intestarti la fonitura (e si chiama subentro).

La voltura e il subentro sono operazioni/servizi da richiedere [generalmente] al fornitore presente, e solo in rari casi si richiedono ad un altro fornitore (ad esempio se si effettua un cambio di fornitura verso un nuovo fornitore, e successivamente si fa richiesta di subentro, sempre col nuovo fornitore).

La richiesta va effettuata secondo le modalità previste dal fornitore (contattalo e ti indicherà quali moduli firmare), e sarà lo stesso fornitore ad avvisare e informare il distributore della modifica di intestazione.

Ovviamente va avvisato anche l'attuale intestatario della bolletta (e qui devi pensarci tu), perchè senza il suo assenso non può esserci il cambio di intestatario (tranne nei casi in cui questo sia scomparso e irreperibile, a volte accade... e se ne fa tranquillamente a meno).

 

Tempistiche necessarie, e indennizzi per ritardi

  • subentroGeneralmente la Voltura viene completata in circa 2 settimane.
  • In merito al Subentro, l'AEEGSI informa che "il distributore deve attivare la fornitura entro 10 giorni lavorativi dal giorno in cui ha ricevuto la richiesta di subentro.
    Se per cause imputabili al distributore la fornitura viene attivata oltre il tempo previsto, il cliente dotato di un contatore fino alla classe G6 deve automaticamente ricevere un indennizzo base di 30 €"
    Se l’impianto è stato modificato o trasformato, si addizioneranno ai tempi descritti precedentemente, anche quelli necessari alla ricezione, da parte del distributore, di tutta la documentazione prevista dalla normativa e relativa alla sicurezza dell’impianto.

 

Documentazione e dati necessari

Rispamio in bolletta

Bolletta della luce:

  • Dati del nuovo intestatario: Nome, Cognome, Carta d'Identità (anche una fotocopia), Codice Fiscale nel caso di persona fisica, oppure ragione o denominazione sociale, codice fiscale e/o partita IVA in caso di persona giuridica;
  • Recapito telefonico, indirizzo email (consigliato);
  • Dati del precedente intestatario: Nome, Cognome, Carta d'Identità (anche una fotocopia), Codice Fiscale nel caso di persona fisica, oppure ragione o denominazione sociale, codice fiscale e/o partita IVA in caso di persona giuridica;
  • Indirizzi nuovo intestatario: Provincia, Comune, Località, Via e numero civico, per la fornitura e il recapito delle prossime fatture;
  • Indirizzo del precedente intestatario (Provincia, Comune, Località, Via e numero civico) per inviare la bolletta di chiusura conto (solo nel caso di un una voltura);
  • Il codice POD (lo trovi sulla bolletta del precedente intestatario, o cliccando sul display del contatore);
  • La lettura del contatore (per stabile i consumi da addebitare al precedente e al successivo intestatario della fornitura);
  • La tensione e la potenza impegnata in kW (indicate sulla bolletta del precedente intestatario);
  • Codice IBAN, solo se preferisci pagare con addebito su conto corrente;

 

Bolletta del Gas:

  • Dati del nuovo intestatario: Nome, Cognome, Carta d'Identità (anche una fotocopia), Codice Fiscale nel caso di persona fisica, oppure ragione o denominazione sociale, codice fiscale e/o partita IVA in caso di persona giuridica;
  • Recapito telefonico, indirizzo email (consigliato);
  • Dati del precedente intestatario: Nome, Cognome, Carta d'Identità (anche una fotocopia), Codice Fiscale nel caso di persona fisica, oppure ragione o denominazione sociale, codice fiscale e/o partita IVA in caso di persona giuridica;
  • Indirizzi nuovo intestatario: Provincia, Comune, Località, Via e numero civico, per la fornitura e il recapito delle prossime fatture;
  • Indirizzo del precedente intestatario (Provincia, Comune, Località, Via e numero civico) per inviare la bolletta di chiusura conto (solo nel caso di un una voltura);
  • Il codice PDR (lo trovi sulla bolletta del precedente intestatario, o cliccando sul display del contatore);
  • La lettura del contatore (per stabile i consumi da addebitare al precedente e al successivo intestatario della fornitura);
  • Codice IBAN, solo se preferisci pagare con addebito su conto corrente;

In entrambi i casi sarebbe utile fornire anche i dati catastali, dato che la finanziaria 2005 (Legge 30/12/2004 n.311) impone, a tutti i fornitori di acqua, luce e gas, l'obbligo di richiedere ai propri clienti i dati catastali identificativi dell'immobile, e di trasmetterli all'Anagrafe Tributaria. Qualsiasi intestatario di un contratto di fornitura, anche se non è il proprietario dell'immobile (es: l’ inquilino), ha l’obbligo di fornire la dichiarazione contenente i dati catastali.

 

Costi di Voltura e Subentro (aggiornato al 2019)

Questi sono i costi da pagare al fornitore (il quale pagherà il distributore per la parte di lavoro che gli compete):

 

Maggior Tutela:

  • 25,86 € + IVA 10% => contributo fisso per oneri amministrativi (che vengono richiesti a favore del distributore);
  • 23 € + IVA 10% => contributo fisso;
  • 16 € => imposta di bollo sul nuovo contratto, come previsto dalla normativa fiscale (esentasse, perchè è già un imposta fiscale);

Sono circa 70 € in totale. Alla conclusione del contratto, il fornitore potrebbe chiedere un deposito cauzionale (non può essere addebitato al cliente che richieda la domiciliazione bancaria o su carta di credito) o un'altra garanzia equivalente.

 

Mercato Libero:

  • 25,86 € + IVA 10% => contributo fisso per oneri amministrativi (che vengono richiesti a favore del distributore);
  • *** € + IVA 10% => eventuale addebito dei costi per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti. Dipende dall'azienda (spesso tra i 23 e i 27 euro, ma c'è chi chiede anche 50€ o 60€!).

Il costo totale oscilla tra i 50€ e i 60€. L'esercente può comunque richiedere al cliente, al momento della conclusione del contratto, un deposito cauzionale o altra garanzia, come indicato nei singoli contratti e, nei casi previsti dalla normativa fiscale, il pagamento dell'imposta di bollo (16,00 €).

Esiste poi il caso della Voltura mortis causa, necessaria quando si verifica un lutto in famiglia e bisogna intestarsi le prossime fatture. In questo caso sono previsti degli sconti, per i quali:

"Il comma 25.1 del TIC - Condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione -  prevede che per le richieste di voltura, subentro, cambi di fornitore e per ogni altra modifica contrattuale che non richieda un aumento della potenza a disposizione si applichi il contributo in quota fissa stabilito nella tabella 2 del TIC medesimo.
Ciò premesso, sulla base delle informazioni in possesso dagli Uffici dell'Autorità risulta che nel caso di volture mortis causa, le principali imprese distributrici, per prassi, considerando tali fattispecie come mere modifiche dell'intestazione del contratto, non applicano i contributi a copertura degli oneri amministrativi. Si ritiene che questa prassi possa essere ritenuta corretta." (Fonte: http://www.autorita.energia.it/it/schede/O/faq-faq_tic.htm)

 

In caso di problemi...

In molti casi può capitare di ritrovarsi a fare una voltura o un subentro, verso una fornitura abbandonata dal vecchio intestatario... con qualche bolletta arretrata. Sarebbe anche tutto ok (tu non c'entri nulla!) se lo stesso fornitore non si approfittasse della proverbiale ingenuità del nuovo cliente, e non chiedesse a questi di pagare anche per la morosità del precedente. Sarò breve: NON LO PUO' FARE. Ma lo fa, ci prova sempre, e purtroppo gli funziona.

Spesso rafforza la sua "richiesta", negandoti l'attivazione della fornitura oppure minacciandoti di terminarla se non saldi il debito (altrui). Se si tratta di un subentro (cioè trovi il contatore chiuso) sappi che il trader non può rifiutarsi di attivarti la fornitura per le morosità dal vecchio inquilino.

Nel caso di voltura, la divisione tra i consumi tuoi e quelli del vecchio intestatario, è solo un po' meno definita rispetto al caso precedente, perchè mentre nel subentro il contatore era chiuso, e tu l'hai fatto riaprire, nella voltura tu t'intesti la fornitura a partire da un determinato giorno, nel quale dovrai ricordarti di prendere la lettura dei consumi fino a quel momento, per capire cosa ti tocca pagare, e cosa no. Il che non elimina il fatto che non sei tenuto a pagare per i consumi altrui.

Il fornitore che agisce in questa maniera, non fa una roba da poco, ma può essere accusato di:

  • Violazine dell'obbligo di fornire al consumatore informazioni chiare e comprensibili;
  • Pratica commerciale scorretta;
  • Omissione ingannevole;
  • Clausola vessatoria;
  • Estorsione (in alcuni casi);

Se vuoi conoscere I TUOI DIRITTI nelle forniture di luce e gas, leggi anche i punti fondamentali del Codice di Condotta Commerciale. Fidati, c'è molto più di quello che credi in quest'articolo. Il fornitore prova a fregarti? Bene, imparerai come fregare lui!

 

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